
Una serie C ad alta tensione. Una terza serie a rischio di ordine pubblico ogni settimana. Comunque vadano a finire i processi sportivi per il capitolo delle retrocessioni dalla serie B, e il discorso dei play off (che vedranno due promozione in serie B dalla C), è già possibile prefigurare quello che sarà lo scenario, molto infuocato, che potrebbe trovarsi dinanzi la neo promossa Avellino.
Cominciamo proprio dalla Campania. I derby contro gli “amici” della Cavese e della Casertana sono confermati. Contro i falchetti della città della Reggia torneranno quasi sicuramente in Irpinia da ex D’Angelo e Castaldo (quest’ultimo fresco di titolo di cannoniere del torneo di serie C). Restando in Campania attesa per la Paganese. Gli azzurro stellati sabato disputeranno la gara di andata del play out contro il Bisceglie. Due prestazioni perfette negli ultimi 180’ degli spareggi cancellerebbero un anno di dolori in campionato (chiuso all’ultima posizione). Attesa per quel che sarà il destino della Salernitana, “omaggiata” dal Consiglio Direttivo della serie B dalla disputa del play out (come da classifica e pre-regolamento vigente) contro il Venezia e che il tutto ora è in mano alle autorità di giustizia sportiva. Eventuale approdo nel calcio professionistico dalla serie D per la Turris. Il team di Torre del Greco in caso di vittoria (o pareggio) domenica contro il Marsala entrerebbe nella graduatoria per i ripescaggi in una posizione di richiamo. La società del presidente Colantonio starebbe lavorando per cercare di ottenere il passaggio nei professionisti. Le garanzie economiche non rappresenterebbero un problema; quelle infrastrutturali, invece, si. La questione dello stadio “Liguori” potrebbe tenere banco. Oggi la Tribuna Centrale è sequestrata; e domenica contro il Marsala sarà aperto solo il settore Distinti. In caso di serie C i corallini potrebbero emigrare in qualche impianto della zona per permettere l’effettuazione degli interventi all’impianto sportivo cittadino.
LE ALTRE. Il quadro delle squadre pronte per la serie C anche il prossimo anno vedrà una forte rappresentanza pugliese. Attenzioni inevitabilmente sul Bari e (per ora) anche sul Foggia (in attesa della definizione delle vicende extrasportive della serie B). Poi c’è il Monopoli. In caso di salvezza spazio anche per il Bisceglie. Capitolo a parte per la Virtus Francavilla, in corsa oggi per i play off. In quota ripescaggi da tenere in forte considerazione la vincente, domenica 19 maggio, di Cerignola – Taranto.
Potenza (oggi in corsa ancora per i play off) e Picerno saranno probabilmente le uniche due lucane. In Calabria in atteso dello svolgimento dei play off abbiamo Reggina, Rende, Catanzaro e Vibonese. Molto folta per il momento la rappresentanza sicula con Catania, Sicula Leonzio, Trapani e Siracusa. A queste nelle ultime ore si è aggiunta anche il Palermo.
A seconda del numero delle squadre meridionali all’atto della composizione dei gironi (tenendo conto anche della difficoltà finanziarie di diverse società aventi diritto all’iscrizione) la Lega di serie C vaglierà anche l’eventuale inserimento nel raggruppamento di società del centro Italia. Nella stagione in corso nel girone C è toccato a Viterbese (già qualificata alla fase finale dei play off in quanto vincitrice della Coppa di serie C) e Rieti.
LO SCENARIO. Come appena visto il prossimo girone C (stagione 2019 – 2020) se da un lato potrebbe presentarsi altamente competitivo visti i blasoni delle società che potrebbero farvi parte dall’altro, considerate in questo caso le rivalità persistenti tra le diverse tifoserie eventualmente coinvolte, potrebbe presentare gravi problemi di ordine pubblico. Una situazione, quella che potrebbe venirsi a creare, altamente delicata e che potrebbe essere oggetto di attente valutazioni. Tra le diverse opzioni che si profilano anche quella di un ritorno al passato delle modalità di suddivisione dei gironi. Come agli anni duemila, si potrebbe passare dalla modalità nord-centro-sud a quella est-ovest. Per le squadre meridionali in questo caso potrebbero profilarsi trasferte al nord e meno gare dall’elevato rischio sicurezza…staremo a vedere cosa accadrà al termine dell’ennesima estate di passione (che si profila) per il calcio italiano.