
Tutto bene quel che finisce bene, ma quanta paura!
Avellino in vantaggio due a zero sul Lanusei allo stadio “Scopigno di Rieti”. Siamo a metà del secondo tempo: sugli spalti dell’impianto laziale si prepara la grande festa per il ritorno in serie C dell’Avellino.
Ad un certo punto, nel pieno dell’euforia e dell’incitamento alla squadra di Bucaro, ecco la voce dell’altoparlante dello stadio: “Per motivi di sicurezza i tifosi dell’Avellino sono pregati di non saltare sugli spalti”. La staticità della tribuna Vallesanta che ospitava i suppoters biancoverdi, forse oltre i 4mila previsti, era praticamente al limite. Il settore era stracolmo, la sua tenuta è stata a serio rischio. Ad ogni coro ed incitamento vibrava tutto. Si è temuto davvero il peggio. Oscillazioni ben oltre la normalità, e quasi sicuramente registrate nell’impianto del capoluogo laziale. La situazione è stata sul punto di poter degenerare. La responsabilità dei tifosi irpini, unitamente anche ad una consistente dose di fortuna, ha probabilmente evitato il peggio. Lo stadio di Rieti ha sicuramente retto, ma a fatica… I timori della vigilia rispetto all’idoneità dell’impianto a fronteggiare una vera e propria invasione di suppoters avellinesi, sono stati in parte confermati. Fortunatamente ha funzionato il piano di ordine pubblico. L’arrivo e il deflusso della tifoseria avellinese è stato gestito nel migliore di modi.
I supporters mandamentali al seguito dell’Avellino erano oltre trecento. In tantissimi si sono aggregati dal Centro e dal Nord Italia. Anche loro hanno vissuto un pomeriggio sportivo indimenticabile. Con un fuoriprogramma che ha creato un po’ di apprensione.