
di Francesco Alfonso Barlotti
O tutto o niente. La promozione per la Serie C passa necessariamente per lo spareggio di domenica a Rieti contro il Lanusei e piani B per la società biancoverde non ce ne sono. Vietato fallire in sostanza per la troupe di Giovanni Bucaro, che sprecherebbe sul più bello il miracolo dei famosi 10 punti di scarto recuperati al Lanusei.
Il tecnico palermitano ha presentato <<la gara secca di domenica>>: “Arriviamo a questo match dopo un girone di ritorno importante, ora bisogna vincere la guerra dopo aver vinto tante battaglie sia noi che il Lanusei meritiamo la C per il campionato disputato, 83 punti sono davvero tanti. Sarà una gara che sfugge ad ogni previsione tecnico/tattica, vince chi saprà soffrire di più”
Lo stato di forma del Lanusei e dell’Avellino”sinceramente credo che siamo alla pari, il Lanusei può contare su tanti giocatori che giocano insieme da anni e che sono abituati alla categoria. Il Blasone? Quello lo abbiamo noi, ma il blasone non scende in campo. Sarà fondamentale l’aspetto mentale”.
La C-mania ha mandato letteralmente il tifo organizzato avellinese e gli irpini potranno contare sul supporto di 400 tifosi: “Avere una cornice di pubblico come quella che si prevede a Rieti sarà bellissimo e ci fa tanto piacere. Ma dobbiamo essere bravi a non farci prendere dall’entusiasmo, perché non vorrei che passasse il messaggio pericoloso che abbiamo già vinto. Serve innanzitutto tanta umiltà, e poi si parte alla pari, come ha dimostrato il campionato”.
Gli scontri diretti non fanno vincere lo spareggio: “Gli scontri diretti sono azzerati la forza dimostrata dal Lanusei nei minuti finali è emblematica di una squadra forte e coesa, dobbiamo stare almeno 90′ sul pezzo. Per lo spettacolo sugli spalti che si prospetta, sarà una partita che non c’entra niente con la serie D. Io sento un sentimento di appartenenza a questa terra, vincere sarebbe bellissimo”.